Saldi che Saldi! Ma con i resi come la mettiamo?? Un vero incubo!
L’e-commerce non è sempre profittevole per le aziende. Una ricerca di Barclaycard, ripresa da The Guardian, ha rivelato come 6 retailer su 10 abbiano subito un impatto negativo dal sempre crescente numero di persone che effettuano resi degli ordini online. Il 31% del campione ha infatti segnalato perdite considerevoli derivanti dalle operazioni di reso, e uno su cinque ha ammesso di aver alzato i prezzi per coprire i costi dei resi. Il problema, racconta il magazine, è tale che molti tra i business più piccoli stanno facendo marcia indietro dall’online. Secondo Barclaycard, il 22% dei retailer ha consapevolmente scelto di uscire dal business online o di non intraprenderlo del tutto proprio a causa dei costi di gestione delle consegne e dei resi. La situazione è particolarmente difficile per i player che offrono le consegne gratuite: secondo lo studio, circa la metà dei consumatori ha ammesso che se ci fosse un pagamento da sostenere per il reso non avrebbero ordinato un prodotto online. Ma d’altronde cosa si fa? Non si da la possibilità di fare il reso nel caso l’articolo non vada bene? E’ un dilemma.. ed è il consumatore ha decidere pienamente il gioco.
Del resto, rimandare indietro i prodotti acquistati è sempre più facile, e sembra che i clienti non reputino un prodotto acquistato fino a che non gli viene consegnato sul tavolo della cucina, consci che anche in quel caso possono disfarsene rimandandolo indietro. Con la conseguenza che sempre più prodotti vengono resi.Di sicuro non un meccanismo facile da gestire.
E anche i ricercatori dell’Università di Salford citati da The Guardian sottolineano come l’e-commerce possa non essere la strada giusta per tutti i tipi di business e che la possibilità di intraprendere la strada delle vendite online debba essere sempre valutata con attenzione. “Il business non si trapianta esattamente nello stesso modo dal retail fisico a quello digitale, ma è sempre oggetto di cambiamenti, differenze e, in ultima analisi, di sofferenze”.
I social media fanno ancora fatica ad essere protagonisti sulle vendite.. infatti le complicazioni sopra descritte si aggiungono alle difficoltà già riscontrate nel convertire la presenza sui social media in vendite: nei giorni scorsi un report della società di consulenza L2 ha segnalato come, nonostante il 75% dei consumatori scopra un prodotto sui social, soltanto l’1,5% delle vendite online nel 2016 sia riconducibile ai social media.