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Inserimento al nido: mai forzare i tempi

Uno dei passi più importanti per la vita di nostro figlio e per noi genitori, è il suo “debutto in società”. Per il nostro piccolo con l’inserimento al nido comincia una nuova emozionante avventura e per noi genitori cominciano le domande, le riflessioni, ma anche tanto entusiasmo.

Inserimento al nido: come viverlo con serenità

Anche se la scelta è stata ben ponderata in famiglia, il genitore vive, spesso, questo primo distacco con un po’ di preoccupazione… _”Come devo comportarmi i primi giorni? Capirà che lo lascio in un bel posto ma poi torno? E se ci dovesse mettere tanto a entrare in confidenza con il nuovo ambiente?_”

Non preoccupatevi, sono tutti dubbi e domande legittime che si risolvono quasi sempre in modo piuttosto spontaneo durante la prima fase dell’inserimento. Perché di frequente è il bambino stesso a sorprendere l’adulto con le sue reazioni positive. Il nido infatti non rappresenta solo la prima separazione dalla mamma, ma è anche un luogo nuovo, “interessante”, tutto da scoprire ed esplorare agli occhi del piccolo!!

In ogni caso è assolutamente normale che un bimbo manifesti una certa resistenza verso una situazione che non conosce, è normale che possa metterci più tempo del previsto ad abituarsi e ad accettare che la mamma o il babbo vadano via. Ma  non preoccupatevi, con pazienza e costanza possiamo aiutare nostro figlio a superare questo momento e a viverlo con serenità.

Inserimento al nido: mai forzare i tempi

Non scoraggiatevi mai, ogni bimbo ha i suoi tempi, non fate paragoni con gli altri bimbi perchè vostro figlio è unico e speciale e come tale deve essere trattato!!! Non ho mai visto di buon occhio tabelle, numeri, statistiche…. L’universo dei bambini è bello perché vario e pieno di colori. Le linee guida certamente servono per avere dei punti di riferimento, ma sempre ricordandoci che i margini sono sfumati e non netti!

Diverso è il discorso per situazioni che si presentano più “destabilizzanti”; qualora il bimbo dovesse trascorrere buona parte della giornata molto disorientato o piangendo spesso e rifiutando le rassicurazioni delle educatrici, può essere opportuno confrontarsi nuovamente con le stesse e riprendere un po’ in mano tutta la situazione.

Non solo i bimbi in questa situazione hanno bisogno di essere rassicurati, ma soprattutto  noi genitori, che di riflesso trasmetteremo a loro la nostra sicurezza e tranquillità. 

Ecco che qui di seguito vi elencherò dei consigli, dei punti base che aiuteranno a costruire dei margini all’interno dei quali ogni genitore ed ogni bimbo costruiranno il proprio percorso fatto di diversità e tante sfaccettature!

Cosa dire al bambino per rassicurarlo

  • RACCONTA AL TUO BIMBO CHE ANDRÀ AL NIDO

E’ molto importante nel periodo precedente all’ingresso al nido, raccontare al bimbo quello che succederà, anche se ha solo 5-6 mesi.

Il racconto mette in sintonia le due menti sull’evento. Inoltre, un mese prima per esempio, si può portare il bimbo davanti al nido e spiegargli che quella è la casetta dove andrà a giocare.

Questo predispone la mente del piccolo ad affrontare la nuova esperienza, ed aiuta entrambi ad integrare bene il cambiamento.

  • NON INTRODURRE CAMBIAMENTI

Cercate di non introdurre altri cambiamenti importanti (per quanto possibile) nella vita del piccolo durante il periodo di inserimento; esempio: non togliete il ciuccio, potrebbe servire per rassicurarlo, non togliete il pannolino, non togliete il seno perché l’allattamento al seno rappresenta per il bambino la possibilità di ristabilire un contatto con la persona “più importante” per lui, nonché un modo per tranquillizzarsi.

  • MAMMA STAI CALMA, LE EMOZIONI TI SI LEGGONO IN FACCIA

Di fatto, l’inserimento al nido, pur se frutto di una scelta ponderata, segna comunque, il primo distacco dalla famiglia. Non è cosi facile e immediato digerirlo, anche per il genitore, a livello emotivo. Tuttavia, è indispensabile non trasmettere ansia o timori al bambino .

  • ESPRIMI PENSIERI POSITIVI

Invita ad affrontare la novità esprimendo ad alta voce un messaggio positivo. Per esempio:” Ti porto in un posto sicuro dove puoi giocare con altri bambini, la mamma sa che qui tu starai bene”.

  • NON AVERE FRETTA

Nel corso del primo periodo al nido, compatibilmente con le situazioni di vita e di lavoro, il genitore non dovrebbe mai avere fretta e rispettare i tempi unici di suo figlio. Se dopo l’inserimento il bimbo fa ancora fatica, è opportuno lasciarlo meno ore e non forzare per l’orario intero. Gradualità è la parola chiave. In ogni caso la mamma o il papà non devono  sentirsi giudicati dal nido, è fondamentale avere bene in testa che dai tempi del bimbo non si misura la “bravura” del genitore.

  •  LASCIA CHE PORTI CON SE’ L’ORSETTO

All’inizio di questa avventura il piccolo può portare con sé il suo pupazzo del cuore, lo straccetto di stoffa, o il giochino preferito… detto anche oggetto transizionale.

Questo “alleato” così speciale aiuta il bimbo a vivere con più serenità le nuove routine del nido. Nel corso del primo colloqui conoscitivo è utile farlo presente alle educatrici di riferimento del bambino. E poi… Non dimentichiamolo a casa! In modo analogo è utile e rassicurante anche il ciuccio per chi ne fa uso.

  • FAGLI CAPIRE CHE TORNERAI PRESTO

Nel corso dell’inserimento, quando arriva il momento di lasciare un po’ il bimbo da solo in sezione,è opportuno che lui abbia capito bene prima di allontanarsi. Il concetto di “prima” e “dopo”, non ha molto senso per i più piccoli, è troppo astratto. E’ importante legare il tempo ad una situazione; all’inizio per esempio si può dire : ”Ciao la mamma va a prendere un caffè e poi torna qui”, oppure “la mamma va a fare la spesa, ti lascia fare i giochi e torna”, o ancora “la mamma deve andare a lavoro ma dopo la pappa o la nanna torna”. E’ importante dire sempre dove si fa e cosa si fa, o cosa farà lui nel momento della nostra assenza, lo aiuta giorno dopo giorno a capire cosa sta accadendo e a rassicurarlo. E’ importante scandire bene i momenti che intercorrono dal nostro saluto al nostro ritorno, in modo da aiutare il bambino ad interiorizzare il tempo che ci separa. Ripeti all’infinito che la mamma torna sempre, non è mai esagerato ripeterlo.

  • L’IMPORTANZA DEL SALUTO

Il saluto deve sempre esserci e deve essere anche ben fatto! La mamma se è davvero sicura di sé e si fida dell’ambiente e delle educatrici cui sta affidando suo figlio, sarà determinata e serena in questo  distacco, trasmettendo serenità e sicurezza al suo piccolo. E quando giustamente, ci sarà il momento del pianto o del magone, sarà importante rassicurarlo ma anche essere determinate e sicure nell’andare via. Questo non significa correre o sgattaiolare dopo un fugace saluto, ma nemmeno stare interminabili minuti sulla porta tentennando a lungo e non sapendo bene cosa fare. Quindi un saluto dolce e affettuoso ma deciso e quando si va via, mai, assolutamente tornare indietro. Andare e tornare per non andarsene mai è un po’ prolungare il disagio di entrambi!!!

  •  IMPARA A DARE FIDUCIA ALLA STRUTTURA

La fiducia con la struttura è fondamentale, ma non si può pretendere certo che sia immediata. E il periodo dell’inserimento offre anche la possibilità di gettare le basi e alimentarla. Collaborazione e fiducia tra genitori ed educatrici sono un toccasana per il vostro bambino, è il modo migliore per far partire il suo percorso. Cari mamme e papà, spero di esservi stata d’aiuto nell’affrontare l’inizio di questa bellissima esperienza carica di emozioni. I vostri bimbi passo dopo passo stanno crescendo, piano piano si allontano un po’ alla volta da noi e questo è difficile da accettare, ma ricordate:

NON C’È COSA PIÙ BELLA CHE COSTRUIRE ASSIEME A NOSTRO FIGLIO LE SUE ALI, FARLE FORTI E SICURE… AL MOMENTO GIUSTO LE SPIEGHERÀ E CON IL CUORE PIENO DI GIOIA, DOLORE E AMMIRAZIONE, LO GUARDEREMO FARE I SUOI “PRIMI PASSI” NELLA VITA, E SAREMO FIERI DI LUI E DI NOI STESSI, PERCHÉ, NONOSTANTE I TANTI ERRORI, SAPREMO DI AVERLI FATTI CON IL CUORE E DI AVER VOLUTO SEMPRE IL MEGLIO PER I NOSTRI PICCOLI”.

Scrivetemi pure in privato gli argomenti che vi piacerebbe trattare, (inerenti la fascia di età 0/3) cercherò un po’ alla volta di farli tutti! La mia mail: [email protected].

 Cristina Ragini

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